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Didattica del basso elettrico a cura del M° Gaetano Ferrara

1. Ruolo del basso elettrico nella musica

Cominciamo dal nome: BASSO.

Il basso elettrico è uno dei molti strumenti che emette suoni a bassa frequenza, i suoni gravi, quelli che, se adeguatamente amplificati, fanno vibrare i muri e i pavimenti. Il range di frequenza dei bassi va, nei termini più larghi, da circa 16-20 Hz (ai limiti dell’udibile) a 600 Hz (considerando in questo modo però anche la fascia dei medio-bassi), in senso stretto potremmo ridurre questo range da circa 30 Hz (il SI basso del 5 corde) a 100 Hz (più o meno il SOL, la I corda -la più acuta- nel 4 corde), in pratica immaginatevi la parte sinistra della tastiera di un organo o un pianoforte (la parte centrale invece emette le medie frequenze, quella destra le frequenze alte).

Il ruolo principale delle frequenze basse è quello di fornire un sostegno ritmico-armonico ai brani musicali, in modo ancora più tecnico potremo dire che la sua funzione è quella di realizzare e sottolineare il movimento armonico con una melodia eseguita appunto con note a bassa frequenza.

Sono apparsi termini come ritmo, armonia e melodia, i tre elementi strutturali fondamentali della musica, cerchiamo di conoscerli meglio uno per uno.

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