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Didattica del basso elettrico a cura del M° Gaetano Ferrara

Shelving EQ (equalizzatore a scaffale)

Ma cosa succede veramente quando andiamo a regolare un controllo di tono attivo?
Nel caso dei controlli relativi ai bassi e agli alti, ovvero nelle zone estreme del range delle frequenze, abbiamo comunemente una tipologia di equalizzatori chiamati shelving EQ (o shelf EQ, equalizzatore a scaffale, mensola, il nome è relativo alla forma grafica della loro risposta in frequenza). È considerata la forma più semplice di equalizzazione attiva, in quanto taglia o esalta tutto ciò che c’è al di sotto o al di sopra di una frequenza data.
Con un equalizzatore shelf agendo sulla manopola dei bassi controlleremo tutte le frequenze AL DI SOTTO di una certa frequenza (ad esempio 150 Hz); intervenendo invece sulla manopola degli alti controlleremo tutte le frequenze AL DI SOPRA di una certa frequenza (ad esempio 1 kHz).
Dunque i parametri relativi agli equalizzatori a scaffale sono due:

  1. FREQUENZA DI TAGLIO (roll-off): il punto nello spettro delle frequenze dal quale si
    stabilisce di amplificare o attenuare tutte le frequenze poste al di sopra o al di sotto (nel grafico 150 Hz per le basse e 1 kHz per le alte).
  2. GAIN (level): determina di quanti dB aumentare o tagliare il livello di intensità delle
    frequenze presenti sotto o sopra la frequenza di taglio.

Su un ampli per basso possiamo agire sul gain tramite la manopola con scritto bass o high, il parametro della frequenza di taglio sarà fissato invece dalla casa costruttrice.

EQUALIZZAZIONE A SCAFFALE

 EQUALIZZAZIONE A SCAFFALE

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