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Didattica del basso elettrico a cura del M° Gaetano Ferrara

Peaking filter o peak bell EQ (equalizzatore a campana)

Il problema degli shelving EQ è che lavorano bene con i valori estremi delle frequenze, gli alti e i bassi, e per le medie? E se si volesse andare ad esaltare o tagliare un ambito ristretto delle basse o delle alte?
La soluzione è l’equalizzatore a campana o di picco (peak bell EQ, peaking EQ o peaking filter, notch filter) che permette di scegliere, partendo da un valore centrale, un range di frequenze, detto BANDA DI FREQUENZA, più o meno ampio su cui intervenire.
La campana che possiamo vedere nel grafico può andare verso l’alto su valori positivi, e quindi amplificare il segnale, o, al contrario, verso il basso su valori negativi determinando l’attenuazione della fascia di frequenze scelta; può inoltre essere allargata o ristretta rispetto a un valore di frequenza centrale stabilendo la fascia delle frequenze interessate. In pratica bisogna stabilire tre parametri:

  1. FREQUENCY (frequenza centrale): la frequenza al centro della campana da enfatizzare o attenuare (nel grafico 500 Hz).
  2. Q da Quality (larghezza di banda, bandwidth, BW): è il parametro che stabilisce la larghezza della campana, ovvero quanto deve essere larga la banda di frequenza (nel grafico da 400 Hz a 600 Hz).
  3. GAIN (level): determina di quanti dB aumentare o tagliare (quando taglia invece di peak è un notch filter) il livello di intensità della banda di frequenza stabilita.

I controlli dei medi appartengono solitamente a questa categoria di equalizzatori, se trovate una sola manopola con sotto scritto Mid, l’unico parametro sul quale potrete agire sarà quello del guadagno, mentre il Q e la banda di frequenza saranno determinate di default dall’azienda costruttrice. Se invece trovate più controlli potete intervenire anche su gli altri parametri (equalizzatori parametrici o semi-parametrici).

EQUALIZZAZIONE A CAMPANA

EQUALIZZAZIONE A CAMPANA

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